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Il nuovo Codice della strada, sanzioni e multe: ecco cosa cambia

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Tutto sul nuovo Codice della strada 2024. Novità su monopattini, autovelox, Ztl e polemiche tra governo e opposizioni.

Con l’approvazione al Senato, il nuovo Codice della strada è ufficialmente legge, suscitando opinioni divergenti tra favorevoli e critici. Fortemente voluto dal ministro dei Trasporti Matteo Salvini, il provvedimento punta a migliorare la sicurezza stradale, ma solleva dubbi sulla sua reale efficacia, soprattutto per quanto riguarda la mobilità sostenibile.

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Le principali novità: monopattini, Ztl e controlli sulla guida

Tra i punti salienti della riforma spiccano:

  • Monopattini: introdotto l’obbligo di targa, assicurazione e casco. Questa misura mira a contrastare il fenomeno del “monopattino selvaggio” nelle città, ma ha ricevuto critiche da parte delle associazioni che temono un calo nella diffusione di questi mezzi ecologici.
  • Ztl e aree a 30 km/h: la centralizzazione delle decisioni su zone a traffico limitato è considerata da alcuni enti locali come un ostacolo alla gestione autonoma del territorio.
  • Autovelox: introdotte nuove regole per standardizzare i dispositivi e ridurre le contestazioni. Tuttavia, la sanzione cumulativa prevista in caso di violazioni multiple è stata definita “ingiusta” da alcuni esponenti dell’opposizione.
  • Controlli sulla guida sotto effetto di stupefacenti: chi risulta positivo al tampone salivare sarà sanzionato, anche in assenza di evidenti segni di alterazione. Una norma criticata per il rischio di penalizzare consumatori occasionali di sostanze leggere.

Reazioni: governo e opposizioni al nuovo codice della strada

Il governo, guidato dalla Lega e supportato dagli altri partiti della maggioranza, difende con forza la riforma. Salvini ha dichiarato che le nuove norme garantiranno “più sicurezza e prevenzione, contrasto ad abusi e comportamenti scorretti, norme aggiornate ed educazione stradale vera”. Per il sottosegretario Tullio Ferrante, “la riforma è un punto di svolta dopo anni di immobilismo”.

Dall’altra parte, le opposizioni, tra cui Pd e M5S, denunciano un approccio “anacronistico e punitivo” verso la mobilità sostenibile. In particolare, la stretta sui monopattini e le norme per le Ztl sono state percepite come un freno all’innovazione e alla sostenibilità. Il Pd accusa “un governo dalla visione miope e anacronistica, che allenta le regole per i veicoli a motore e restringe quelle per la mobilità sostenibile”.

Le reazioni tra le associazioni sono state contrastanti: ACI e Conftrasporto hanno accolto positivamente le misure, mentre Asaps e Fiab Onlus le considerano insufficienti per risolvere i problemi legati alla sicurezza stradale. Secondo Asaps, “c’è un ulteriore indebolimento nel contrasto al sistematico superamento dei limiti di velocità”.

Il nuovo Codice della strada rappresenta un passaggio cruciale per la sicurezza e la gestione del traffico in Italia. Tuttavia, resta da vedere se le misure introdotte riusciranno a ridurre le stragi stradali senza compromettere la mobilità sostenibile.

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